LIKE TRUE se la galleria si reinterpreta nel segno di studio d’artista
Esposizione dal 7 settembre all' 1 ottobre 2023che mette in mostra all’interno di Amy d Arte Spazio due studi d’artista - quelli di Alessio Barchitta e Lena Shaposhikova - intesi come luoghi fisici e psicologici, in una visione di ecologia mentale e la luce .LIKE TRUE se la galleria si reinterpreta nel segno di studio d’artista
EconomArt di Amy d Arte Spazio è
lieta di presentare LIKE TRUE , che inaugura la
stagione autunnale della galleria di ricerca
milanese.
L’esposizione “Like true“ si configura come un work
in progress di confronto e messa in connessione tra
Alessio Barchitta (1991) e Lena
Shaposhikova (1990) , due artisti che la
galleria segue da anni, in cui l’habitat e la
materia come processo , saranno i veri codici
identitari , ridotti all’essenziale, in una
prospettiva inter specie della dialettica nell’arte
contemporanea.
Un’occasione per conoscere gli artisti non solo
attraverso le opere, ma anche attraverso il loro
ambiente di lavoro come spazio personale in senso
concreto con la presenza di opere fin qui non
esposte o meno viste.
L’idea di creare all’interno di Amy d Arte Spazio
due studi d’artista è elettrizzante e travolgente ;
il punto di partenza è stato lo 'spazio' inteso come
luogo fisico e psicologico, l’essenzialità, in
un’ottica di ecologia mentale e la luce .
Gli studi originari dei due artisti sono per Alessio
Barchittaa Barcellona Pozzo di Gotto (ME) e per Lena
Shaposhikova a Firenze .
Il titolo del progetto espositivo “ Liketrue“
rimanda al tentativo teutonico e vero-simile, della
ricostruzione come messa in scena in una pièce
teatrale .
LIKE TRUE se la galleria si reinterpreta nel segno
di studio d’artista
Dal 7 settembre all' 1 ottobre 2023
Opening : 07 settembre H 18.00
Amy-d Arte spazio economArt
Via Lovanio, 6 - Milano
M2 Moscova
+39 02654872
info@amyd.it
www.amyd.it
Il suo lavoro si sviluppa attraverso l’utilizzo di linguaggi differenti, prediligendo la scultura e l’installazione site-specific. La ricerca intende analizzare quei processi e quei comportamenti che intercorrono tra l’uomo (nella sua più fragile dimensione del contemporaneo) e il paesaggio circostante, spesso intersecando la sfera privata, (attraverso l’utilizzo e riuso di oggetti di uso quotidiano e il loro design), con quella pubblica (con particolare interesse per l’architettura e il suo tessuto urbano). Le diverse strategie di rappresentazione avvengono mediante azioni che vanno a disarticolare e ri-significare gli spazi con cui è chiamato a confrontarsi, come nel caso di “ Kick me “ del 2019 , con opere dall’estetica apparentemente disimpegnata ,che mirano ad analizzarne gli aspetti politici e sociali, collocandosi all’interno di un’estetica volta a suggerire nuovi sistemi spaziali e concettuali.
La sua identità come artista è strettamente legata al tema della pittura, come strumento espressivo e narrativo, talvolta proprio come oggetto della pittura stessa che risulta essere traccia di una performance, di un fare che ha a che fare col corpo, con la mente e con la visione, nella direzione dell’assumere piena coscienza nel fare immagine. Essere artisti vuol dire farsi filtro del mondo e esserlo oggi vuol dire affermare il principio di un’identità liquida, radicata nella storia, vittima e carnefice del presente. Il problema della visione bulimica e quindi dell’approccio consumistico alle immagini è uno degli argomenti piùaffrontati .Tecnicamente si muove tra la pittura ad olio , acrilico ed acquerello , talvolta passa dal pennello all’aerografo cercando innesti linguistici. Spesso trasforma il suo studio per realizzare supporti sagomati per pitture più performanti ed installative.