Il LabOratorio degli Angeli
presenta “Guarda caso”, un progetto site
specific di Eva Marisaldi, a cura di
Leonardo Regano e realizzato in collaborazione
con la Galleria De’ Foscherari di Bologna,
tra i Main project di ART CITY Bologna 2023 in
occasione di Arte Fiera 2023.
L’opera di Eva Marisaldi entra in dialogo con gli
spazi dello storico laboratorio di restauro
bolognese, intrecciando un intenso confronto in un
intervento site-specific che si articola tra opere
riattivate per l’occasione e nuove produzioni.
Con “Guarda caso”, Marisaldi rilegge il LabOratorio
degli Angeli come un grande archivio transitorio,
custode temporaneo di opere e oggetti d’arte che nel
loro casuale incontrarsi raccontano una storia in
continua evoluzione.
Il percorso di mostra si apre con “Narciso” (2022),
scultura inedita che nel solco della pratica di
Marisaldi mescola i linguaggi espressivi proponendo
un’azione sonora e luminosa che si confronta con
l’estetica aleatoria: una scatola sonora che
proietta sul soffitto dei pattern laser di luce
rossa e presenta alla sua sommità due mani in filo
d’argento che mimano con loro la gestualità il gioco
degli elastici tra le dita.
L’intervento di Marisaldi prosegue e si sviluppa sui
grandi tavoli da lavoro dell’ex Oratorio, su cui
dispone una selezione di opere tra quelle
attualmente in restauro accompagnata da un
intervento grafico ad esse ispirato e che si snoda
nella sala per alcuni metri, “nuvole di scarabocchi
ritmici e ricorrenti”, come li definisce Marisaldi,
realizzati mediante un dispositivo robotico prodotto
in collaborazione con Enrico Serotti. In dialogo con
un’incisione raffigurante Santa Maddalena de’ Pazzi,
l’artista espone materiale del suo archivio
personale, relativo alla performance “Changing bags”,
realizzata allo Studio Guenzani nel 1992 e ispirata
proprio alla mistica carmelitana.
“Interpreto questo mio intervento – dichiara
l’artista – come una collaborazione con il
laboratorio, non solo per il piacere di incontrare
(e fare incontrare) materiali interessanti, la cui
presenza è tanto casuale quanto temporanea, ma anche
per organizzare una sorta di esposizione dei
suddetti materiali selezionati assieme a lavori
miei, pertinenti. Due anni fa ho fatto una cosa del
genere, con differenti modalità, allo CSAC di Parma.
Quasi tutti i lavori in mostra sono molto collegati
con l'idea di guardare il formarsi dei lavori,
limitando l’intervento dell’"artista" ad una forma
accompagnatoria del divenire. La differenza tra il
2007, quando realizzammo i primi disegni per feste
con una macchina che dipinge con pennello ed
inchiostro ed oggi è che nel frattempo abbiamo
maturato la convinzione (come ci dice la scienza)
che la nostra presenza influenza la realtà.”
In connessione con il suo intervento nell’ex
Oratorio, Eva Marisaldi propone alle pareti della
sala attigua l’allestimento di alcune grandi carte
del ciclo “Parties” (2006-2007), seguendo una
metodologia conservativa nuova proposta in
collaborazione con il LabOratorio degli Angeli.
Nella sala della Biblioteca, è presentata “3000
pagine” opera sonora che Marisaldi ha prodotto
nell’aprile del 2018 nel piccolo Teatro di Villa
Aldrovandi Mazzacorati, a Bologna. L’artista ha
chiesto ad un gruppo di performer volontari di
partecipare a un’azione collettiva, sfogliando
all’unisono le pagine di un elenco telefonico sotto
la direzione dal musicista Enrico Serotti. Il
risultato finale, un’onda sonora ricavata dal
montaggio della registrazione di più azioni e
trasmessa attraverso grandi altoparlanti fatti di
lastre di cartone, è declinato dall’artista in un
raffinato riferimento alla carta e alla sua
matericità evocativa e che trova nuova celebrazione
e enfasi riproposto all’interno dell’atelier di
restauro dove la carta è abitualmente “curata”.
Con il progetto “Guarda Caso”, il LabOratorio degli
Angeli continua una tradizione espositiva ormai
consolidata, aprendo le sue porte al pubblico in
occasione di ART CITY per omaggiare i protagonisti
di ieri e di oggi dell’arte italiana, con un evento
esclusivo in cui l’approfondimento storico-critico
si unisce allo studio delle problematiche
conservative del contemporaneo e dei grandi formati.
Questa nuova edizione dedicata a Eva Marisaldi è
stata preceduta dalle personali di Sissi (2022),
Giorgio Andreotta Calò (2021), Maurizio Bottarelli
(2020), Simone Pellegrini (2019), Pinuccia
Bernardoni (2018), Luca Caccioni (2017), Maurizio
Osti (2016), Piero Manai (2015) e Aldo Mondino
(2017).
Eva Marisaldi vive e lavora a Bologna, dove è nata
nel 1966 e si è diplomata all’Accademia di Belle
Arti. Tra le personali più recenti: “Trasporto
eccezionale”, a cura di Diego Sileo, PAC –
Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano, 2018; “Surround”,
Galleria De’ Foscherari, Bologna, 2017; “Eva
Marisaldi”, a cura di Pier Paolo Pancotto, Villa
Medici, Roma, 2017; “Jukebox”, a cura di Elisabetta
Modena, CSAC, Parma, 2017; “Democratic Psychedelia”,
Galleria Massimo Minini, Brescia, 2011; “Circolare”,
Luna Park, Trento, 2009; “Ghost track #2”,
S.A.L.E.S., Roma 2008; “Jumps”, MAMbo – Museo d’Arte
Moderna di Bologna, 2007; “Parties 3”, Art positions,
Art Basel Miami, Miami, USA, 2006. I suoi lavori
sono stati esposti in importanti mostre collettive e
sedi internazionali quali la Biennale di Venezia nel
1993 e nel 2001 e Documenta, Kassel nel 2012; “Time
is thirsty”, a cura di Luca Lo Pinto, Kunsthalle,
Vienna, 2019; “Raymond”, a cura di Luca Trevisani e
Olaf Nicolai, Grand Hotel et Des Palmes, Palermo,
2018; “Do it”, a cura di Hans Ulrich Obrist, Center
for Contemporary Art Prishtina, Kosovo 2014; “Twice”,
Whitechapel, Londra, 2012, “The Wordly House: No
Soul for Sale”, Tate Modern, Londra, 2011; “Think
Invisible Exports”, New York, 2007; Gwangju Biennial,
Corea del Sud, 2004; Istanbul Biennial, Turchia,
1999; Alessandria Biennial, Egitto, 1999; “La ville,
le jardin, la memoire”, a cura di Hans Ulrich Obrist
e Carolyn Christov Bakargiev, Villa Medici, Roma,
1998; “Fatto in Italia”, Centre d’Art Contemporain,
Ginevra e ICA, Londra, 1997; “Officina Italia”,
Galleria Comunale d'Arte Moderna, Bologna, 1997;
Manifesta, Witte de With, Rotterdam, 1996; “L’hiver
de l'amour”, ARC Musèe d’Arte Moderne de la Ville
de Paris e PS1, New York; 1994.
Il LabOratorio degli Angeli, realtà storica
conosciuta a livello nazionale, nasce dalla volontà
di Maricetta Parlatore che nel 1982 trasferisce
l’attività presso la Chiesa sconsacrata di S. M.
degli Angeli e l’attiguo Oratorio. Nel 2005 viene
rilevato da Camilla Roversi Monaco, diplomata all’OPD
di Firenze, ora docente dell’Accademia di Belle Arti
di Bologna, che continua a rivestire il ruolo di
direttore tecnico dell’azienda. Dal 2019 entra in
società Andrea Del Bianco, chimico e restauratore,
responsabile dei settori restauro carta e del
contemporaneo. Il Laboratorio degli Angeli, in
possesso di attestazione S.O.A. OS2-A class. II,
opera sia nell’ambito del restauro architettonico
sia delle opere mobili, e si distingue per
interventi su manufatti di grande formato e di arte
contemporanea. Grande attenzione viene riservata
alle metodologie d’intervento, nel rispetto delle
peculiarità delle singole opere. Il laboratorio si
occupa inoltre di conservazione programmata, di
sistemi espositivi, di perizie, di condition report,
di ricerca, anche tramite collaborazioni con
istituzioni pubbliche e private.
Eva Marisaldi - Guarda caso
LabOratorio degli Angeli, Bologna
A cura di Leonardo Regano
Main project di ART CITY Bologna 2023 in occasione
di Arte Fiera
30 gennaio-18 febbraio 2023
Inaugurazione 28 gennaio, ore 18
Orari durante ART CITY Bologna 2023
30 e 31 gennaio h 11-18; 1, 2, 3, 5 febbraio h
11-18; 4 febbraio h 11-24
Orari dal 6 al 18 febbraio 2023
lunedì – venerdì, 11–18: sabato su prenotazione
(tel. 051 583200) entro il venerdì precedente.
Domenica chiuso
Ingresso libero
Contatti
LabOratorio degli Angeli
via degli Angeli 42 40124 Bologna
Tel. 051 583200
info@laboratoriodegliangeli.it
www.laboratoriodegliangeli.it
Ufficio stampa
Sara Zolla | press@sarazolla.com | Tel. 346 845982