La Galleria Arianna Sartori di
Mantova (via Cappello, 17) presenta la mostra “Fantastiche
visioni cromatiche” opere di Elena Frazzetto
e Francesco Grasso. La mostra sarà inaugurata
Sabato 1 aprile alle ore 17.30 alla presenza degli
Artisti. L’esposizione, presentata da Giuseppe
Bacci e curata da Arianna Sartori, sarà
aperta al pubblico fino al 20 aprile 2023 con
orario: dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 e
15.30-19.30, chiuso Domenica e Festivi.
Visioni cromatiche di Elena Frazzetto: “Dinamismo
e natura affascinano Elena Frazzetto, che si
immedesima tanto nel paesaggio quanto nella sua
riproposizione pittorica. La maestosità e la
determinatezza delle posture dei suoi paesaggi
producono e infondono quiete e movimento, nobili
sicurezze e piacevoli sentimenti.
Un’opera, la sua, impregnata di passione, che nella
struttura ricorda la festosità dell’artificio in cui
domina l’apoteosi del colore sorretta da una
scansione convenzionale. È un genere di
rappresentazione caratteristico dei coloristi come
Elena Frazzetto, che pennelleggiano strane, spesso
bellissime immagini ispirate alla natura, alla
narrazione fantastica.
Le opere di Elena Frazzetto fanno pensare ad una
pittura affollata di paesaggi fantasticati e di
vasti spazi, inadeguatamente domati dalla furia
degli eventi atmosferici, così da poter affermare
che la sua pittura viaggi sulla nostalgia
armonizzata, sulle reminiscenze evocate dalla
natura, avvicinandosi ad essa più per l’amore di
frequentazione e attitudini ambientalistiche che per
la ricerca del soggetto pittorico. Pertanto, i suoi
lavori sono la rivelazione di un’intima analisi, che
ripercorre il ricordo vago e incompleto di una
natura incontaminata, la cui presenza, avvertita
attraverso il senso di mancanza, suscita l’esigenza
della ricerca e la dirige. Nel prosieguo delle
indagini visive, oltre la vivisezione estetica dei
manufatti pittorici, comincia ad affiorare la
propria storia personale e il rapporto con la
natura.
L’artista e il filosofo, quali amanti della bellezza
e della cultura, sono i profeti dell’essere e
dell’Assoluto, in quanto conducono gli uomini alla
rivelazione metafisica e teologica. Gli artisti
attivano quella sensibilità, ossia la capacità di
percepire prima di altri, attraverso la passione,
l’emozione, ciò che non si riuscirebbe a recepire
con raziocinio per cui, sismografi del proprio
tempo, raggiungono le aree più profonde dell’animo
umano. L’artista e il filosofo aprono la strada
assolvendo all’impegno sociale di rischiarare la via
a chi deve percorrere quelle strade accidentate e
poco illuminate. Per tale ragione, arte e filosofia
devono riconciliarsi nell’artista e nel fruitore.In
Elena Frazzetto si sta facendo strada un impulso
creativo, un desiderio a produrre più e più opere e
nel suo studio si vede un proliferare di soggetti
assai diversi tra loro e realizzati su altrettanti
differenti supporti. La sua ricerca appare
“spasmodica”, la sua sintesi da consolidare e il suo
percorso artistico alla ricerca del suo punto di
equilibrio. Ma è proprio questo a stimolare
l’artista catanese a realizzare nuove opere e a
proseguire nell’altalenante percorso del mondo
dell’arte, per raccogliere, un giorno, i frutti di
questa diuturna semina. In realtà la sua arte si
unisce ad una filantropia che è da buon conoscitore
dell’anima e ciò che più importa è che Elena
Frazzetto confermi, attraverso il fare artistico, il
senso della quotidianità, l’orientamento
fondamentale della vita stessa e la possibilità di
superare le difficoltà, così da non intralciare la
realizzazione di grandi progetti. (…)” -
Giuseppe Bacci
Il cromatico sincretismo creativo di Francesco
Grasso: “L’analisi delle stagioni stilistiche
di Francesco Grasso evidenzia l’ineluttabile valenza
introspettiva, l’appartenenza alla crisi della
modernità e, fortunatamente, la riconoscibile
originalità espressiva. Non si tratta però di
un’avventura romantica che estrania dal vissuto,
poiché l’intento dell’artista è quello di far
parlare le sue opere al cuore dei fruitori, onde
smuoverne i sentimenti affinché prendano coscienza
del dramma umano che ci circonda. Pur in un
cromatico sincretismo, i colori e le composizioni di
Francesco Grasso mirano all’identificazione
dell’uomo, al recupero dell’“anima”, al confronto
tra le genti, alla rinascita di un mondo a misura
d’uomo.
L’immaginario personale di Francesco Grasso porta a
ricostruire fantasiosi mondi primitivi allorquando
si ritrova a realizzare cicli pittorici sullo studio
del volo. Elementi contrastanti e seducenti sono
impressi nei suoi elaborati artistici; le soluzioni
pittoriche intentate richiamano la sua anima, sia
astratta, sia figurativa così da coniugare questi
due aspetti con grazia, in un discernimento
iconografico che cerca incantamento materico e
cromatico, pur indicando ancora nelle
rappresentazioni il naturalismo.
La grazia è insita nella produzione pittorica di
Francesco Grasso, mentre la stessa produzione di
opere, è invece senza calcolo; è spontanea come i
suoi movimenti, i suoi pensieri, come la rosa del
poeta Angelus Silesius: “La rosa è senza perché,
fiorisce perché fiorisce; non pensa a sé, non si
chiede se la si veda oppure no”. Anche Francesco
Grasso non si aspetta che si guardi “fiorire le sue
creazioni”, né aspetta lo sguardo altrui che, quale
ringraziamento, sarebbe la sua ricompensa. Egli
produce per produrre, senz’altra ragione che la
freschezza di una bellezza che lo pervade e gli
basta sentire questo per continuare a produrre arte.
La grazia delle sue opere unisce, così, la
giovinezza del suo fare pittorico che fin
dall’origine non ha bisogno di altro che di se
stessa e la dolce incoscienza che l’accompagna
nell’immaginare uno spazio pittorico incontrollato,
prima dello studio e della conseguente irruzione
della legge di uno stormo di storni in volo nelle
sue opere. Proprio grazie allo studio sulla
complessità degli stormi di uccelli, l’opera
pittorica di Francesco Grasso, sotto l’incanto dei
primi tempi, annunciava che era approdato “al tempo
della grazia”; la sua pittura si vestiva così come
uno di quei fiori campestri spontanei in tutta la
sua gloria. (…)” - Giuseppe Bacci
Elena Frazzetto è nata a Catania nel 1957 dove vive
e lavora. Inizia i suoi studi artistici presso il
Liceo Artistico Statale di Catania. Frequenta i
Corsi di Pittura e di Scultura dell’Accademia di
Belle Arti di Catania e consegue la laurea
Specialistica di Decorazione. Dal 1986 al 2019 ha
insegnato “Laboratorio di Decorazione Pittorica” e
“Discipline Pittoriche” presso l’Istituto Statale
d’Arte di Siracusa e di Catania e al Liceo Artistico
Statale M.M. Lazzaro di Catania. Dal 1976 ha tenuto
diverse personali e partecipato a numerose mostre
collettive e rassegne d’arte.
Principali rassegne d’arte dal 2017: 2017, Centrum
Latinitatis europae – Presidio Arete (APERN) SR -
Mostra internazionale di Mail Art. Lidia Pizzo.
2019, SPLASH! Un tuffo nell’eros a cura di Giorgio
Di Genova, Edizioni Premio Centro – Comune di
Soriano nel Cimino (VT). 2020, XLVII Premio Sulmona
Rassegna Internazionale d’arte Contemporanea. 2020,
Quintetti d’arte a cura di Giorgio Di Genova e Carla
Guidi. 2021, Venti per Venti – Bella ciao – Mostra
Internazionale del piccolo formato, curata da
Gennaro Ippolito e Giovanna Donnarumma, Napoli.
2022, Artisti per Nuvolari, Casa Museo Sartori –
Castel d’Ario (MN).
Francesco Grasso è nato nel 1952 a Catania dove vive
e lavora. Ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte e
l’Accademia di Belle Arti di Catania nel Corso di
Pittura diplomandosi nel 1977. Nel 1975 ha ottenuto
il 1° premio alla quarta edizione del “Premio Lubiam”
di Mantova. La sua prima mostra personale è alla New
Gallery di Catania nel 1977. Ha insegnato Discipline
Pittoriche e Laboratorio di Tecniche Murali. Dal
1979 al 2018 è docente presso l’Istituto Statale
d’Arte di Catania e al Liceo Artistico Statale M.M.
Lazzaro di Catania. La sua personale ricerca
artistica si sviluppa usando la tela pagina per il
suo “diario pittorico” raccontando gli eventi e le
esperienze in una sorta di notes autobiografico. Ha
partecipato a numerose mostre collettive e rassegne
d’arte. Le sue opere sono presenti in collezioni
pubbliche e private.
Mostre personali: 1977, New Gallery Catania. 1979,
Galleria Arte centro, Messina. 1984, Galleria Arte
Club, Diario pittorico, Catania. 1985, Galleria Due
Ruote, Vicenza. 1985, Galleria Il Poliedro Ezio
Pagano Artecontemporanea, Bagheria (PA). 1991,
Spazio Espositivo Istituto Statale d’arte di
Siracusa, testo Giovanni Iovane, Catalogo Maimone
Editore. 1993, Istituto Statale d’Arte Catania, con
uno scritto di Manlio Sgalambro, catalogo Maimone
Editore. 2000, Galleria l’arte club, di Catania.
2007, Galleria L’arte Club, Catania. 2010, Palazzo
della Cultura Catania, Omaggio alla musica di
Battiato – Sgalambro. 2015, Herborarium Museum,
Catania. 2017, Liceo Artistico Statale M.M. Lazzaro
Catania, Omaggio a Bianca Boemi. 2018, Palazzo della
Cultura Catania, mostra personale e Pubblicazione
del Libro Francesco Grasso Diario Pittorico,
prefazione di Roberto Fai, Giuseppe Maimone Editore.
Mostre collettive dal 2020: 2020, Quintetto d’Arte a
cura di Giorgio di Genova e Carla Guidi. 2020, BIAS
Biennale Internazionale Arte Contemporanea Sacra,
Loggiato San Bartolomeo, Palermo. 2020, BIAS,
Palazzo della Cultura Catania. 2020, XLVII Premio
Sulmona 2020, Rassegna Internazionale d’Arte
Contemporanea. 2021, Venti per Venti – Bella ciao,
Mostra Internazionale del piccolo formato, curata da
Gennaro Ippolito e Giovanna Donnarumma, Napoli.
2022, Premio Cimitile “Alla ricerca della forma
dell’acqua” artisti contemporanei per la
salvaguardia del pianeta a cura di Giuseppe Bacci.
2022, Artisti per Nuvolari, Casa Museo Sartori,
Castel d’Ario (MN). 2023, Galleria La Vite Catania.
Fantastiche visioni cromatiche -
opere di Elena Frazzetto e Francesco Grasso
Arianna Sartori - Arte & Object Design
Mantova - Via Cappello, 17 - Tel. 0376 324260
Dall'1 al 20 Aprile 2023
Orario: dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 /
15.30-19.30.
Chiuso Domenica e Festivi.