Pietro Coletta - Mostrare l’invisibile
La mostra, che esplora la poetica dell’artista, include peculiari sculture realizzate a tecnica mista dagli anni Novanta ad oggi.
Pietro Coletta - Mostrare l’invisibile
Dal 13 febbraio al 27
marzo, la Paula Seegy Gallery presenta l’importante
personale “Pietro Coletta. Mostrare l’invisibile”, a
cura dello storico dell’arte Luigi Sansone. La
mostra, che esplora la poetica dell’artista, include
peculiari sculture realizzate a tecnica mista dagli
anni Novanta ad oggi. Le opere, caratterizzate da
una composizione minimalista, riflettono la costante
ricerca di Coletta verso spazi trascendentali, in
particolare la natura e il destino dell’uomo, si
avverte il forte legame al mondo spirituale,
influenzato dai suoi viaggi in Africa e India e
dalla sua vicinanza alla modernità artistica
occidentale, da Boccioni a Malevich.
Come sottolinea il curatore, Pietro Coletta crea
opere ricche di significati nascosti, ispirandosi al
pensiero di Kandinsky, che vedeva nell’arte
l’espressione della spiritualità attraverso forme
astratte. Le sue sculture, a tutto tondo o
parietali, sono realizzate con materiali come rame,
ottone, ferro, legno e pietra, e il colore emerge
attraverso patine, bruciature e fili metallici.
L’artista descrive la sua scultura come un mezzo per
esprimere la parte più profonda di sé, cercando
l’Anima della materia.
Un elemento distintivo delle opere alle pareti è
l’interazione tra forme geometriche irregolari e la
luce, che gioca un ruolo centrale nella sua poetica.
In lavori come Vibrazioni occulte e Compenetrazione
(2024), l’uso di materiali e tecniche innovative
crea composizioni dinamiche che evocano
trasformazione e spiritualità. Altre opere, come
Apparizione ancestrale (2020), esplorano temi intimi
e importanti riferiti alla memoria e alla ritualità,
trasportando l’osservatore in dimensioni sacre.
La mostra alla Paula Seegy Gallery o!re un’analisi
approfondita della produzione di Coletta, dove la
luce, come elemento simbolico, prevale sulla
materia, conferendo alle opere un’aura mistica e
trascendente.
L’artista internazionale Pietro Coletta nasce a Bari il 2 dicembre 1948.
Si trasferisce a Milano nel 1967, dove studia scultura all’Accademia di
Brera sotto la guida di Marino Marini, Alik Cavaliere e Lorenzo Pepe.
Nel 1969 apre il suo studio in Corso Garibaldi, dove ancora oggi vive e
lavora.
Nel corso della sua carriera Coletta ha partecipato a numerose
esposizioni nazionali e internazionali di grande valore, tra cui la
Quadriennale di Roma, la Biennale di Venezia oltre a importanti rassegne
a Monaco, Londra, Sydney, Brisbane e Tokyo.
Ha esposto in musei come la Hayward Gallery di Londra, il Museo Sofia
Imber di Caracas e il Museo di Arte Contemporanea di Tortolì. Nel 2004 e
2005 ha partecipato a mostre significative come “Scultura italiana 1960−
2004” a Matera e “La scultura italiana del XX secolo” alla Fondazione
Arnaldo Pomodoro a Milano.
Nel 2009 realizza un’installazione permanente alla UCLA di Los Angeles,
e nel 2013 espone al
Hangaram Museum di Seoul. Ha tenuto mostre personali presso la
Fondazione Mudima di
Milano, tra cui una grande installazione nel 2013.
Dal 2010 al 2015 è stato docente di scultura all’Accademia di Belle Arti
di Brera, e dal 2016 è membro dell’Accademia Nazionale di San Luca. Ha
partecipato a numerose mostre in gallerie e fiere italiane dal 2017 al
2025.
PAULA SEEGY GALLERY
Via San Maurilio 14, Milano
| info@paulaseegygallery.com
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