Francesco Madero
Francesco Madero , pittore , è nato a Grottaglie
(Taranto) nel 1933 , dove vive e lavora. Ha studiato al
Liceo Artistico e alla Scuola d'Arte Ceramica ; opera
nell'ambito della figurazione moderna. Ha esposto in mostre
personali e in numerosissime rassegne nazionali e
internazionali , ottenendo premi e riconoscimenti . Le sue
opere sono conservate in moltissime collezioni pubbliche e
private. Prezioso il suo impegno nell'aver contribuito a
realizzare innumerevoli iniziative artistiche di carattere
nazionale e nella conduzione della
Galleria d'arte Cerchio Quadrato di Bari Santo Spirito
di cui è stato fondatore e Direttore Artistico.
"Francesco Madero usa colori caldi su fondo azzurro,
con accostamenti cromatici equilibrati, e trasmette con
naturalezza le proprie emozioni.
La mancata imitazione dei classici, il non voler
seguire scuole, correnti e stili altrui, contribuiscono a
rendere la sua tavolozza fresca, genuina, spontanea. Avendo
scelto la natura come maestra, sia di vita, che di stile,
egli la segue nelle sue evoluzioni continue e vi si adegua.
In un periodo di alto inquinamento e di dissacrazione delle
leggi umane e divine, è piacevole immergersi in questo blu,
che richiama nobili pensieri ed egregia virtù. Nei suoi
quadri si respira aria pura, serenità di spirito e perfetta
letizia. Basta ammirarli per un attimo, per sentirsi
trasportare in un mondo sublime, parallelo al nostro, ma più
puro ed elevato. Quando tutto va in rovina, l'imperativo
categorico diventa il ritorno a madre natura, alle sacre
tradizioni ed alla profonda meditazione.
Fresche, dolci e chiare acque spumeggiano e
biancheggiano; verdi, contorti e secolari ulivi testimoniano
la dura fatica dell'uomo e la fruttuosa gratitudine delle
piante. Marine, serene e in tempesta, denotano la passione
dell'uomo per il mare e la risposta del mare, con la sua
bellezza, il suo splendore e la sua utilità.
Nelle opere recenti di Francesco Madero si avverte
una potente ventata di giovinezza, una rinata voglia di
vivere e di celebrare il nudo nella sua perduta innocenza e
nella sua riconquistata immortalità, tramite l'arte.
Assi sconnesse, in fondo ad una barca a vela, danno
il senso dell'inquietudine e del movimento interiore, in un
caleidoscopio cromatico, basato su pochi colori essenziali e
su un'abbondanza di luce straordinaria.
L'introspezione psicologica caratterizza
l'autoritratto, nel gioco di luce e ombra, dell'essere e
dell'apparire. E' un preludio del clown, che si allontana
dalle tradizionali macchiette, per evidenziare l'intima
sofferenza di un uomo, destinato a far ridere gli altri,
anche col pianto nel cuore. Bando alla tristezza, con i
fiori in carriola e con l'eterno girasole, corteggiato da
una leggiadra donzella, con le ali di farfalle.
Gianni Latronico, critico d'arte, artista
e letterato in Matera - 16/12/1995 -
Fonte:
http://www.leonardobasile.it/Francesco_Madero_Recensione-Latronico.htm |