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					Albert Oehlen (Krefeld, 1954)
 Albert Oehlen è uno dei pittori contemporanei più influenti 
					della scena artistica internazionale. Dagli anni ottanta 
					esplora le possibilità e i limiti della pittura, mettendo 
					costantemente in discussione i suoi soggetti, i metodi e i 
					mezzi che utilizza, attraverso uno stile e una tecnica in 
					continua evoluzione.
 
 Nato nel 1954 a Krefeld, in Germania, dal 1978 al 1981 
					Albert Oehlen studia alla Hochschule für bildende Künste di 
					Amburgo, conquistando in breve tempo una posizione di 
					rilievo nella scena artistica di Berlino e di Colonia. 
					Considerato con Martin Kippenberger e Werner Büttner un 
					artista della cosiddetta “Junge Wilde”, in quegli anni 
					realizza opere con cui sfida le categorizzazioni dell’arte, 
					rifiutandone anche il sistema. Oehlen decostruisce la 
					pittura fino ai suoi elementi costitutivi - colore, gesto, 
					movimento e tempo - evolvendo la propria ricerca attraverso 
					vincoli e regole che impone al suo stesso processo artistico 
					e attraverso cui giunge a nuovi spunti per ridefinire 
					continuamente la comprensione della pittura.
 
 Questo metodo di lavoro, che Oehlen impiega ancora oggi, ha 
					portato negli anni a sorprendenti serie di opere, che 
					combinano astrazione, figurazione, stili e tecniche diverse. 
					Sin dagli anni dei Bad Paintings, Oehlen include nel suo 
					lavoro anche goffaggine e bruttezza – gesti inquietanti, 
					figure rappresentate grossolanamente, sbavature artificiali 
					di colore, tonalità audaci e dissonanti – mettendo 
					continuamente sotto pressione il sistema della pittura e 
					mostrando infinite combinazioni e manipolazioni con cui 
					creare nuove sfide percettive anche per il pubblico.
 
					
					 
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