Profondo Oro
La mostra di Flavio Favelli, Profondo Oro, a cura di
Pietro Gaglianò per Arte in Fabbrica, spazio
espositivo dell’azienda Gori Tessuti e Casa di Calenzano
(Firenze), è regolarmente aperta al pubblico e proseguirà
fino a domenica 28 marzo 2021 osservando i seguenti orari:
da lunedì a venerdì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00
alle 18.00, sabato mattina su appuntamento.
Le opere presentate sono tutte inedite e realizzate
appositamente per il progetto: all'esterno della fabbrica lo
spettacolare dipinto su muro, Made in Italy, di quasi 120
mq, resterà come intervento permanente anche dopo la
chiusura. All'interno dello spazio, cinque grandi opere: le
installazioni monumentali Eldorado e Grande Guardaroba,
realizzate dall'artista assemblando vecchi mobili in radica,
i due collage Tempo Aureo e il grande neon a parete,
National Office. All'ingresso, un "cammeo": le due piccole
opere in ceramica Zenit.
Sul sito della casa editrice Gli Ori e in mostra è
disponibile il catalogo: www.gliori.it
" In Profondo Oro Flavio Favelli declina i termini della sua
estetica in alcune opere che assumono la lucentezza dell’oro
come epifenomeno di questo diffuso, irriducibile modo di
essere. L’oro evocato dal titolo ha lo stesso ruolo mimetico
di un vaso cinese finto ma buono, di una carta da parati che
sembra stoffa e di altre incolpevoli finzioni che adornavano
la casa bolognese dei nonni dell’artista il cui salotto,
“magari con stili copiati”, può anche essere assimilato a un
palazzo nobiliare veneziano. Non si tratta dell’autentico
metallo pregiato ma di un suo succedaneo, una specie di
metafisico princisbecco che con la sua fittizia lucentezza
traveste di patine e verniciature materiali meno nobili:
legni trattati, leghe di metallo, scatole di biscotti e
pacchetti di sigarette.
La profondità che questo oro cela oltre lo strato
superficiale è rivelatoria del suo stesso meccanismo
finzionale; le persone che si sono circondate delle
desiderate imitazioni conoscevano il valore di tutte le loro
“buone cose di pessimo gusto” e ne conoscevano il prezzo,
avendolo misurato attentamente prima e dopo l’acquisto. E
con la stessa onestà ne ammettevano senza infingimenti la
qualità di sfarzo solo presunto e tradotto in un più modesto
ma inossidabile prestigio che li inquadrava, rassicurandoli,
nella posizione sociale alla quale sentivano di appartenere,
un po’ narcisisticamente, per un frainteso spirito di
classe. Guardando a tutto questo con una partecipazione
dolorosamente sensibile, Favelli compone il ritratto di un
gruppo di famiglia – rigorosamente borghese – in un interno.
“Per via di una specie di introiezione delle cose di casa,
la vera casa borghese manifesta il suo essere in ogni
oggetto e stanza”, scrive l’artista e, anche se il principio
di ogni riflessione, ogni slancio e ogni dolore è la sua
propria casa (quella dei nonni, dei genitori, di lui
bambino, lui adulto), il risultato che osserviamo in tutte
le sue opere acquista una voce corale in cui è facile per
chiunque riconoscere un frammento, al tempo stesso
nevralgico e confortante, della propria storia soggettiva o
familiare, tessere sparse che descrivono una complessa
compagine sociale. Infine, facendo un passo indietro per una
visione d’insieme che permetta di cogliere la moltitudine
eteroclita dei temi confluiti nella ricerca dell’artista, si
scorgono tutto attorno i feticci, i tabù, i conflitti e le
contraddizioni di una nazione intera, di un secolo, il
Novecento, tortuoso e violento, che ha più volte proposto a
questo indefinibile e sfrangiato ceto medio un’assunzione di
responsabilità, gli ha offerto la possibilità di essere
attore protagonista della Storia e non solo testimone,
vittima o commentatore, ma gli ha chiesto in cambio un
prezzo forse troppo alto nella revisione del proprio status,
indispensabile per una costruzione discorsiva di
alternative." (Pietro Gaglianò).
Immagine: Flavio Favelli, Profondo Oro, Arte in Fabbrica.
Foto Serge Domingie © Flavio Favelli.
Flavio Favelli - PROFONDO ORO
A cura di Pietro Gaglianò
progetto speciale per Arte in Fabbrica
fino 28 marzo 2021
ingresso libero senza prenotazione
Arte in Fabbrica– Gori Tessuti e Casa
via Vittorio Emanuele 9, Calenzano (Firenze)
Orari di visita: da lunedì a venerdì 10.00-13.00 /
15.00-18.00. Sabato mattina su appuntamento.
Per accedere alla mostra è obbligatorio sanificare le mani
all'ingresso e indossare la mascherina.
Per informazioni
t. 055 8876321 | arteinfabbrica@goritessuti.com
Ufficio stampa
Sara Zolla
press@sarazolla.com
t. 346 8457982 |