Torino un
grande progetto di Arte urbana
8 artiste vincitrici della
call OPERA VIVA
Da maggio 2021 a gennaio 2022
Torino, Barriera di Milano, Piazza Bottesini
L’arte contemporanea non si è fermata malgrado i cambi di
colori e i vari lockdown. Gli artisti hanno continuato a
creare e a riflettere sulla situazione attuale e sul mondo
che verrà. Inevitabile che il riferimento alla pandemia in
corso emergesse anche nella risposta che otto artiste hanno
dato alla call lanciata da Flashback, tutta l’arte è
contemporanea per Flashback è Opera Viva finalizzata alla
realizzazione di un Manifesto di grandi dimensioni che, con
cadenza mensile a partire dal 5 maggio 2021, verrà allestito
in piazza Bottesini, cuore del quartiere “Barriera di
Milano” a Torino.
“In questa settima edizione di Opera Viva Barriera di
Milano, il Manifesto - sottolinea Christian Caliandro,
membro della giuria di selezione - gli otto manifesti
vincitori della call sono realizzati tutti da artiste: non
era un risultato previsto ma mi fa molto piacere perché
credo sia un riflesso dell’importante momento storico. Le
immagini vincitrici raccontano bene, ognuna con il proprio
approccio e il proprio stile, la fase complessa che stiamo
vivendo, senza mai risultare didascaliche. Coscienza
politica, attenzione alla natura e all’ambiente, resistenza,
centralità delle relazioni, la fatica e la ripetizione ma
soprattutto la speranza e la conquista di una nuova
consapevolezza, sono temi che il pubblico potrà leggere nei
manifesti”.
Con questo progetto, lo spazio comunale, tradizionalmente
riservato a cartelloni pubblicitari diventa opera d’artista
e accompagna le persone per tutto l’anno entrando a far
parte delle loro giornate sottolineando così la funzione
“quotidiana” dell’opera all’interno di un contesto e di una
comunità urbana.
Nel 2014, Barriera di Milano, storico borgo torinese a
vocazione operaia, sorto nei primi decenni del ‘900 a
ridosso della cinta daziaria, divenuto in pochi anni uno dei
più estesi, popolosi e multietnici della città di Torino,
viene raggiunto dal progetto Flashback è Opera Viva con il
quale l’artista Alessandro Bulgini dichiara la fiera
Flashback e anche tutte le sue “diramazioni” in città come
“Opera viva”. Non solo, quest’area è l’unica che possa
vantare la figura dell’Artista di quartiere, Bulgini
appunto, che sviluppa da diversi anni progetti in cui l’arte
esce dagli spazi istituzionali per scendere in strada e
integrarsi con la dimensione dell’esistenza quotidiana
perché come dice l’artista “l’arte si nutre della vita e la
vita dell’arte”.
Da allora sono stati 34 gli artisti nazionali e
internazionali coinvolti in questo grande progetto di
committenza artistica outdoor.
Le artiste vincitrici della settima edizione 2021,
affiancate dall’ideatore del progetto Bulgini, sono: Ilaria Abbiento, Emanuela Barilozzi Caruso, Federica Belli, Maria
Paola Infuso, Erika Nevia Cervo, Federica Peyrolo, Lucrezia
Testa Iannilli, Tatiana Villani.
Membri della giuria di selezione: da Alessandro Bulgini,
artista visivo e ideatore del progetto, Torino; Christian Caliandro, curatore e storico dell’arte, Bari; Iginio De
Luca, artista, Roma; Fulvio Gianaria, presidente OGR,
Torino; Ginevra Pucci e Stefania Poddighe, direttrici di
Flashback, Torino; Diego Sileo, curatore PAC Padiglione
d'Arte Contemporanea, Milano.
Si parte a maggio con Emanuela Barilozzi Caruso e il
manifesto Senzazioni, 2021.
La fotografia (che potrebbe ricordare il mondo di Spoerri)
rappresenta quanto resta di una performance in era Covid: 1
tavola mai sparecchiata per 11 giorni, 3 colazioni, 4
pranzi, 7 cene, 25 ospiti, 2 alla volta *
* dal D.P.C.M. del 02.03.2021 “nelle Regioni nelle quali si
applicano le misure stabilite per la zona arancione, è
consentito, in ambito comunale, lo spostamento verso una
sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un
arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22, e nei
limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già
conviventi.”
Senzazioni è un’opera collettiva fatta di idee, risate,
silenzi, imbarazzi, incontri e separazioni. In totale
sicurezza, siamo stati insieme e abbiamo lasciato piatti,
posate, bicchieri, disegni, appunti, resti di cibo come una
traccia spontanea per chi sarebbe venuto dopo. È stata
un’occasione preziosa, intima, per vedere l’altro e
riconoscerlo profondamente.
senzazioni è una foto di gruppo - nel tempo e nello spazio -
che racconta una certezza: alla base della vita e dell’arte
ci sono i rapporti umani, capaci di far ammalare ma anche in
grado farci guarire.
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