CAPITALE ITALIANA DELLA
CULTURA 2022
Roma, 18 gennaio 2021
Ufficio Stampa Mibact
Procida è la Capitale italiana della cultura per l’anno
2022. Dopo le audizioni delle dieci città finaliste, la
giuria presieduta dal prof. Stefano Baia Curioni e
composta da Salvatore Adduce, Francesca Cappelletti,
Roberto Livraghi, Cristina Loglio, Franco Iseppi e Giuseppe
Piperata ha proceduto alla valutazione dei dossier di
candidatura presentati e alla scelta della vincitrice.
La proclamazione è stata annunciata nel corso di una
conferenza stampa dal Ministro per i Beni e le Attività
Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini alla
presenza dei sindaci delle dieci città finaliste: Ancona,
Bari, Cerveteri, L'Aquila, Pieve di Soligo, Procida,
Taranto, Trapani, Verbania, Volterra.
FRANCESCHINI: VIVA PROCIDA, CI ACCOMPAGNERÀ NELL’ANNO DELLA
RIPARTENZA
“Viva Procida che ci accompagnerà nell’anno della
ripartenza e della rinascita” ha detto il Ministro per i
beni e le attività culturali e per il Turismo, Dario
Franceschini, nel momento della proclamazione. “Oggi la
designazione della Capitale italiana della cultura 2022 -
ha continuato il Ministro - è un segnale per guardare al
futuro. E’ un anno complicato per tutti, stiamo cercando di
sostenere in ogni modo le attività culturali e turistiche e
la designazione di oggi della capitale italiana della
cultura per il 2022 è un segnale per il futuro, per la
ripresa. Nel 2022 saremo tornati alla normalità e la cultura
e il turismo torneranno importanti e fortissimi come lo
erano prima della pandemia. L'ideazione della capitale
italiana della cultura che risale al 2014, determina un
percorso di valorizzazione di tutte le città al di là della
vincitrice, mettendo in moto un meccanismo virtuoso e
attrattivo. Raccolgo l’invito del Presidente Baia Curioni di
trovare anche un meccanismo per premiare non soltanto la
città vincitrice ma anche le nove finaliste”, ha
concluso Franceschini.
AMBROSINO (SINDACO DI PROCIDA): IMPORTANTE OCCASIONE DI
RISCATTO
“Procida può essere considerata una metafora di tanti
luoghi, di tante amministrazioni, di tante comunità che
hanno riscoperto l’entusiasmo e l’orgoglio del loro
territorio e che con questo titolo vogliono costruire un
riscatto importate per le proprie terre”. Così il
sindaco di Procida, Raimondo Ambrosino
BAIA CURIONI: PROGETTI DI GRANDE QUALITÀ, MERITAVANO TUTTI
"Meritavano tutte le 10 città finaliste. Ci hanno sfidati
per la qualità. E quel che è importante è che tutti questi
territori si sono affidati alla cultura per il loro sviluppo
e l'idea che il patrimonio culturale sia la base stessa
dello sviluppo è qualcosa di innovativo e fondamentale. Noi
speriamo in un meccanismo di emulazione dei territori".
Così il Presidente della Giuria, Stefano Baia Curioni
LE MOTIVAZIONI DELLA SCELTA DI PROCIDA
Questa la motivazione con cui la commissione ha scelto
Procida come Capitale italiana della cultura per l’anno
2022: “Il contesto dei sostegni locali e regionali,
pubblici e privati, è ben strutturato; la dimensione
patrimoniale e paesaggistica del luogo è straordinaria; la
dimensione laboratoriale che comprende aspetti sociali di
diffusione tecnologica è importante per tutte le isole
tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole
isole mediterranee”. Significativa anche la valutazione del
progetto, che “potrebbe determinare grazie alla combinazione
di questi fattori un’autentica discontinuità nel territorio
e rappresentare un modello per i processi sostenibili di
sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere
del Paese. Il progetto è inoltre capace di trasmettere un
messaggio poetico, una visione della cultura che dalla
piccola realtà dell’isola si estende come un augurio per
tutti noi, al Paese nei mesi che ci attendono.”
IL DOSSIER DI PROCIDA
‘Procida, La cultura non Isola’ è il titolo del
dossier di candidatura che evidenzia come “la terra
isolana è luogo di esplorazione, sperimentazione e
conoscenza, è modello delle culture e metafora dell’uomo
contemporaneo. Potenza di immaginario e concretezza di
visione ci mostrano Procida come capitale esemplare di
dinamiche relazionali, di pratiche di inclusione nonché di
cura dei beni culturali e naturali”.
LA PROCEDURA DI SELEZIONE
Al titolo di Capitale italiana della cultura 2022 hanno
partecipato ventotto città. A metà novembre 2021 sono state
rese note le dieci finaliste. Le singole delegazioni hanno
presentato i progetti elaborati per ciascuna nel corso di
un’audizione pubblica, che si è svolta il 14 e 15 gennaio:
sul canale YouTube del MiBACT dove è presente una playlist
con la registrazione di ogni intervento.
IL TITOLO DI CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA
Istituto nel 2014 e tradizionalmente di durata annuale, il
riconoscimento di Capitale italiana della cultura è stato
fin qui detenuto dalle città di Cagliari, Lecce, Perugia,
Ravenna e Siena - che hanno condiviso l’esperienza
nell’edizione d’esordio che ha attribuito il titolo alle
finaliste del titolo di capitale europea della cultura vinto
da Matera
Per io 2019) - da Mantova (2016), da Pistoia (2017) e da
Palermo (2018). Non assegnato nel 2019, anno in cui Matera è
stata Capitale europea della cultura, è stato attribuito a
Parma per il 2020 poi esteso anche al 2021 a causa
dell’emergenza sanitaria. Per il 2023 saranno Bergamo e
Brescia a condividere il titolo di Capitali italiane della
cultura, una scelta voluta dal parlamento a favore dei
territori duramente colpito dalla prima fase emergenziale
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