Keith Haring. Radiant Vision
Dal 30 settembre al 29 gennaio 2023 nell’Orangerie
della Reggia di Monza
verrà allestita la pop art di
Keith Haring
in una mostra dal titolo "
Keith Haring. Radiant Vision",
prodotta da
General Service and Security, GCR e Saga MDS
in collaborazione con il
Consorzio Villa Reale e Parco di Monza.
La Direzione Artistica e di Produzione è curata da
Beside Studio.
Oltre 100 opere del più celebre artista pop degli anni
'80, provenienti da una collezione privata, tra
litografie, serigrafie, disegni su carta e manifesti,
illustrano l'intero arco della breve ma prolifica
carriera di Haring, esaminando diversi aspetti della
vita e della produzione dell’artista, tra cui i disegni
in metropolitana e la street art, le mostre in alcune
delle più famose gallerie di New York, il Pop Shop e il
suo lavoro commerciale.
Sostenitore della de-escalation nucleare, dei diritti
civili, del benessere dei bambini e della consapevolezza
dell'AIDS, Haring ha trascorso la sua carriera
realizzando poster, opere d'arte pubblica e commissioni
di beneficenza a sostegno di queste cause vitali.
In mostra i visitatori riconosceranno immediatamente gli
iconici "Radiant Baby", che hanno permeato la cultura
americana negli anni '80 e sono diventati simboli
emblematici dell'epoca. Le immagini sono potenti esempi
di come Haring ha combattuto per il cambiamento usando
l'arte come piattaforma per il suo attivismo.
Il progetto espositivo vuole essere un tributo
all’artista, appassionato sostenitore della giustizia
sociale e che si è sempre dedicato ai giovani di tutto
il mondo, sostenendo la loro salute e i loro diritti e
supportando al contempo il loro sviluppo creativo.
Keith Haring (1958-1990) è stato probabilmente l'artista
americano più affermato e di spicco degli anni Ottanta.
Nel corso della sua breve carriera, Haring ha riscritto
le regole dell'arte contemporanea, integrando le arene
apparentemente discrete della grintosa controcultura del
centro di New York e dell'aristocrazia artistica dei
quartieri alti. Pur lavorando una varietà di medium
differenti - tra cui dipinti, stampe, poster, disegni,
sculture e street art - lo stile di Haring è
immediatamente riconoscibile. Linee decise, simboli
pittografici e colori vivaci abbondano in ogni sua
opera. Amico di Andy Warhol, Haring ha rappresentato
l'apoteosi della Pop Art, esplorando senza ritegno il
potenziale di marketing del suo "marchio" attraverso
partnership commerciali, prodotti di largo consumo e
persino una propria vetrina.
Il percorso di mostra si divide in nove sezioni: dall’
“ICONOGRAFIA”, in cui si racconta di come Haring si sia
appassionato allo studio dei simboli e nonostante le sue
abilità di disegnatore migliorano le linee si evolvono
in pittogrammi runici dando vita al suo lessico visivo:
cani che abbaiano, bambini radiosi, volti sorridenti,
uomini segnati, figure danzanti, folle pulsanti,
televisori incandescenti e UFO che si spengono, tra gli
altri simboli. Per poi raccontare gli inizi e la vita
nella città di New York, dove Haring si trasferisce nel
1978 per studiare alla School of Visual Arts e alla
sezione dedicate alla “GIUSTIZIA SOCIALE”, dove con
opere come "Untitled (Apartheid)", un dipinto a due
pannelli che raffigura una grande figura nera che lotta
per liberarsi dal cappio dell'oppressore bianco, Haring
sostiene il movimento anti-apartheid.
Una sezione è dedicata al lavoro fatto con i giovani, in
mostra la Kalish Suite un gruppo di undici incisioni che
rappresentano lo sforzo congiunto di Haring e di Sean
Kalish, un bambino delle elementari che frequentava il
Pop Shop e che mostrava un talento precoce per i disegni
dinamici e lineari simili a quelli di Haring. I due
hanno stretto un'amicizia e hanno creato insieme questa
suite di immagini selvagge e surrealiste nel corso di
diverse visite in studio, passandosi di mano in mano
ogni opera fino a quando non è stata considerata
completa.
In mostra anche Medusa Head, la più grande stampa mai
realizzata da Haring, lunga più di due metri e alta
quasi un metro e mezzo. (L'opera è stata creata in
collaborazione con il tipografo danese Borch Jensen che,
dopo aver conosciuto Haring a una cena, ha invitato
l'artista a sperimentare la sua macchina da stampa,
lunga tre metri, appena installata. L'opera è una
rivisitazione moderna del racconto greco di Medusa, una
donna alata i cui capelli erano composti da serpenti in
grado di trasformare gli astanti in pietra. Per Haring,
che nel 1986 era stato testimone degli effetti mortali
dell'AIDS ma non aveva ancora ricevuto la diagnosi, il
mostro mitico era un simbolo appropriato della
terrificante malattia che uccideva i suoi giovani amici
sani in un batter d'occhio.)
La mostra Keith Haring. Radiant Vision è un progetto
itinerante possibile della Pan Art Connections.
Keith Haring. Radiant Vision
Mostra curata da Katharine J Wright
Reggia di Monza, Orangerie
30 settembre 2022 - 29 gennaio 2023
Visita in anteprima per la stampa: giovedì 29 settembre
ore 11.30
Martedì - Domenica h. 10-19. Chiusa lunedì
Biglietti (incluso audioguida) Intero: 14 euro -
Ridotto: 12 euro
Combinato con biglietto della Villa Reale di Monza: 10
euro
Scuole: 6 euro
Per info mostra: +39 331 214 9630
Ufficio Stampa
Studio Battage, Milano
Margherita Baleni | margherita.baleni@battage.net | +39
347 4452374
Laura Cometa | laura.cometa@studiobattage.it | +39 327
1778443
Ufficio Stampa Villa Reale di Monza
Roberto Fiorentini | Roberto_Fiorentini@regione.lombardia.it
www.reggiadimonza.it
Studio Battage, Milano
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